Quando Nintendo girò uno spot con la vera principessa Zelda… e suo padre

L’occasione: l’uscita di Zelda Ocarina of Time 3D per il Nintendo 3DS, remake di uno dei videogiochi Nintendo più famosi (e redditizi). La saga della Principessa Zelda e di Link è la più amata e forse come fama arriva appena dopo Super Mario.

Nintendo (e/o l’agenzia di marketing che ha ideato l’operazione) ha fatto le cose in grande per il lancio di questo nuovo-vecchio Zelda… recuperando una chicca che fino ad ora era solo un’informazione in mano ai fan più accaniti, ovvero che la figlia dell’attore Robin Williams è stata chiamata Zelda proprio in onore alla principessa del videogioco. Ed è anche un’appassionata di videogiochi (come lo fu Robin Williams) e “nerd” in generale.

foto Robin Williams nello spot Nintendo

Assoldati i due testimonial d’eccezione, Nintendo ha quindi creato un simpatico spot tv (vedi sotto) e uno speciale dietro le quinte che vede papà Robin Williams (superfluo ricordarlo, compianto interprete di film famosissimi come L’Attimo Fuggente e Jumanji solo per citarne due) e figlia intenti a ricordare dettagli legati alla saga videoludica fantasy.

Interessante anche l’attenzione ai social media per generare più buzz e attesa per lo spot, sul canale Twitter ufficiale di Zelda Williams infatti si era intuita la collaborazione con Nintendo (con tanto di foto dal set dello spot), ma è stato mantenuto fino all’ultimo il segreto della partecipazione del padre.

Immaginatevi quindi l’effetto sorpresa di quando la pubblicità viene rilasciata in tv e su YouTube, dove insieme all’omonima della Principessa in carne ed ossa compare il grande Robin Williams. Una bella mossa da parte di Nintendo che, pur con un costo notevole, quantomeno per il compenso di Mr. Williams (parliamo comunque di uno dei grandi protagonisti di Hollywood anche se – ahinoi – all’epoca dello spot era già in declino), ha portato a casa grande affetto da parte dei fan e soprattutto importante visibilità e notiziabilità sul web e non solo.

"Zelda fans since 1987"

Possiamo concludere dicendo che se oggi aveste voglia di chiamare un figlio come un personaggio dei videogiochi forse nessuno vi ricompenserebbe, ma fra qualche anno chissà, se diventasse famoso…